King - Recensione

Buon lunedì, lettori. Oggi vi dico cosa ne penso di uno dei tanti libri di cui ancora vi devo parlare, che ho letto nel mese di maggio. Si tratta di King di Jenny Anastan.


Titolo: King
Autore: Jenny Anastan
Editore: Self Publishing
Prezzo: cartaceo € 9.44
           eBook € 2.99
Pagine: 259

TRAMA
Assist. Tiro. Goal. Palla al centro. 
La vita di Alexander King è tutta qui, perlomeno adesso. Il suo mondo è andato in frantumi da poco tempo e, nonostante il successo, vive ogni giorno con un unico obiettivo: essere un bravo papà e giocare al meglio delle proprie possibilità. Non può, non deve lasciare spazio a nessun altro sentimento. Eppure, il destino non sempre tiene conto dei buoni propositi. Thea, la nuova e bizzarra tata di Sophie, scatena in King uno sconvolgimento destabilizzante, tanto da incrinare del tutto le sue certezze. 
Ma è possibile ricominciare a sperare? 
Alexander è pronto a fidarsi di nuovo? 
E se il passato tornasse, presentando conti troppo alti? 
Novanta minuti di gioco a volte sono sufficienti per portare a casa una partita, ma spesso si rischia tutto ai rigori. E quelli fanno male, un male terribile se non si è preparati.



RECENSIONE


"Dio... non mi aveva neppure parlato, ma mi sentivo lo stomaco sottosopra e il cervello in black-out. Avevo un dannato problema, uno alto più di un metro e ottanta e, mi scocciava ammetterlo, terribilmente sexy."
Il libro è diviso esattamente come se fosse una partita di calcio. Il primo tempo è sicuramente il momento in cui conosciamo King e Thea. King, giocatore di calcio inglese, ha deciso di lasciare Londra, dove la sua carriera era all'apice del successo, per la propria famiglia, e in particolare per la piccola Sophie, sua figlia. La decisione non è stata facile, ha dovuto abbandonare non solo uno dei campionati di calcio maggiori al mondo, ma anche tutta la vita che conosceva, compresa la moglie, che non ha voluto accettare di abbandonare la carriera. Vedere come fosse stato facile per la donna che diceva di amarlo, e con cui aveva creato una famiglia, abbandonarlo lo ha convinto che le relazioni portano soltanto sofferenza. Da quando si è trasferito ha avuto tante storie di una notte, con tante ragazze a cui però non ha concesso nient'altro.
Thea invece si sente un fallimento. Dopo aver deluso i propri genitori decidendo di lasciare gli studi di giurisprudenza per seguire il fidanzato in giro per l'America, ha scoperto che lui non le era per nulla fedele, e così si è ritrovata senza un lavoro, senza una casa, ospitata dalla propria famiglia pur avendo venticinque anni. E per questo che accetta l'offerta fatta da un amico di famiglia, di diventare tata di Sophie. E lei si trova benissimo con la bambina e con i compiti che le competono. L'unico problema è il padre, Alexander King. Fra i due scatta subito una forte attrazione, ma entrambi cercano di non cedere. King perché non vuole dover licenziare una persona con cui sua figlia si trova bene a causa della sua libido, e Thea perché sa che da lui non potrà avere nient'altro che sesso. Ma la convivenza quotidiana, la vicinanza, li porta a rompere le barriere che avevano eretto, e decidono di cedere all'attrazione. Thea sa che è difficile separare l'aspetto fisico da quello emotivo, e ha ragione sin dall'inizio. Quando poi arriverà la ex-moglie, decisa a recuperare il rapporto non solo con la figlia ma anche con il marito, Thea si troverà a sentirsi di troppo in una famiglia che non è la sua, e l'atteggiamento di King, che diventerà freddo nei suoi confronti, non aiuterà per nulla. Ma davvero la loro relazione è destinata a essere cancellata del tutto? King perdonerà la ex, e dimenticherà Thea, anche solo per il bene della famiglia e di sua figlia?
"Poi era arrivata lei: i capelli biondi, gli occhi espressivi, la bocca peccaminosa, un sedere che avrebbe dovuto essere nominato patrimonio dell’umanità, la lingua tagliente e la battuta sempre pronta. Era una ragazza bizzarra, sexy da impazzire e a volte un maschiaccio.
Non la si poteva catalogare, e la cosa peggiore era che non si trattava di una tipa facile da tenere a bada. Era nella mia vita, mi piaceva nonostante tutto, e non riuscivo a levarmela dalla testa. Un bel casino."
C'è stato un momento, mentre leggevo il libro, nella seconda metà, e precisamente quando ritorna l'ex-moglie, che mi sono proprio incavolata, e ho iniziato a camminare per casa e a spiegare la mia frustrazione alle mie sorelle, poverette. Questo è per farvi capire che il libro coinvolge molto. È scritto bene, in modo scorrevole, e la storia è abbastanza interessante, perché in fondo lo sappiamo come va a finire, ma la cosa che ti tiene incollata è in che modo l'autrice riuscirà a far arrivare i protagonisti alla fine. 
Thea mi è piaciuta molto caratterialmente. Diciamo che ha fatto molte scelte perché se le è potute permettere, perché penso che se io lasciassi l'università per girare il mondo, i miei genitori potrebbero prenderla un pizzico male. Però capisce di aver sbagliato e anche l'accettare un lavoro, che non è proprio quello dei suoi sogni, pur di mantenersi la riscatta un po'. Il personaggio che mi ha lasciato un po' in dubbio è invece King. Molto dolce con la figlia, diciamo che con Thea non si comporta proprio in modo gentile, né quando si conoscono la prima volta, e neanche in molti altri passaggi quando si conoscono meglio. Molte volte sembra incoerente: i suoi pensieri dicono una cosa, ma le sue azioni ne fanno credere un'altra. Credo che se non ci fosse stato il suo punto di vista per metà libro lo avrei odiato profondamente. Poi vabbé il suo commento sull'infantilità di Thea non lo commento proprio. Un personaggio che pensavo avrei odiato e invece non ci sono proprio riuscita è l'ex, Carolina. In realtà ama sua figlia, e credo che il divorzio sia scaturito più dalla mancanza di dialogo, che dall'egoismo di lei. Forse avrebbero potuto trovare un punto di incontro, ma entrambi erano decisi a non scendere a compromessi. 
In conclusione posso dire che il libro mi è piaciuto. Non mi aspettavo poi molto, e invece è una lettura molto carina. Certo non ci troviamo davanti a un capolavoro, però se avete voglia di leggere una storia divertente e nello stesso tempo con qualche dramma, soprattutto alla fine c'è una parte che non vi aspettereste mai, è il libro giusto per voi.


"Nei film romantici a quel punto il protagonista bussava alla porta e poi chiedeva scusa alla sua amata con un bacio appassionato, la prendeva in braccio e la portava sul letto per sancire il loro amore. Questa, però, era la fottuta vita reale. L’unica scena possibile era quella in cui io sarei rimasta dietro la porta e lui dall’altra parte."

VOTO



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