Dimmi che cambierai - Recensione

Buon martedì lettori. Dopo qualche settimana da ricercata, sono finalmente tornata con una nuova recensione. Si tratta di Dimmi che cambierai di Kristen Ashley, il terzo volume della serie Rock Chick, edito Newton Compton.
Titolo: Dimmi che cambierai
Titolo originale: Rock Chick Redemption
Serie: Rock Chick Series vol. 3
Autore: Kristen Ashley
Editore: NewtonCompton Editori
Prezzo: cartaceo  8.41
        eBook  5.99
Pagine: 512


TRAMA
Roxie Logan è in fuga da un ex fidanzato molesto che non sembra intenzionato ad accettare la parola fine per la loro relazione. L’ultima cosa che desidera è farsi incastrare di nuovo dall’amore. Sfortunatamente, nell’istante esatto in cui posa gli occhi su Hank Nightingale, capisce che i problemi non tarderanno ad arrivare: lui è un ragazzo a modo, con dei princìpi e una vita inquadrata, in pratica... Tutto il contrario di lei. Purtroppo, però, non serve a nulla cercare di tenerlo a distanza, perché Hank vuole starle vicino (molto vicino) per aiutarla a risolvere i suoi innumerevoli problemi. In effetti i guai non sembrano dar tregua a Roxie, che si troverà coinvolta in rapimenti, inseguimenti d’auto, party nell’alta società e persino una notte folle in una casa infestata. Riuscirà tutto questo a convincere Hank che la ragazza di cui si è innamorato non fa proprio per lui?


RECENSIONE
"Qualcosa su di me. Per qualche strana ragione mia mamma mi ha chiamata Roxanne Giselle Logan e tutti mi chiamano Roxie. Ho un fratello maggiore che si chiama Gilbert – noi lo chiamiamo Gil perché Gilbert è un nome di merda – e una sorella minore di nome Esmeralda – noi la chiamiamo Mimi perché anche Esmeralda è un nome di merda. Non c’è bisogno di dire che sono stata io la più fortunata nella lotteria dei nomi dei fratelli."
Ed eccoci di nuovo a parlare dei ragazzi di Denver. Ormai l'autrice ci ha abituati a un certo ritmo, nelle sue storie, e questo libro non è una novità. I protagonisti sono Roxie e Hawn. Roxie, dopo sette anni di convivenza con un uomo dai dubbi valori, ha deciso che ne ha abbastanza, ma per attuare il suo piano di fuga ha bisogno di aiuto. Decide quindi che è arrivato il momento per conoscere suo zio, Tex, con cui ha sempre intrattenuto una fitta corrispondenza senza mai conoscerlo di persona. Ve lo ricordate Tex? È presente soprattutto nel primo libro, come dipendente di Indy, che fa i caffè più buoni di Denver e che abita con molti gatti. Ecco quindi che Roxie scappa dalla casa in cui convive col suo non proprio ex fidanzato e si trasferisce a Denver per conoscere lo zio. Ed è proprio nel bar di Indy che conosce tutti i personaggi a noi familiari. Quando entra rimane affascinata da un uomo che ha gli occhi color Whisky. Quest'uomo è proprio Hawn. Hawn è un poliziotto, come Eddie, super affascinante come ogni altro uomo di Denver (anche i cattivi sono bellissimi in questa serie, proprio non capisco come sia possibile). Fra i due scatta la scintilla immediata, ma come ogni altro libro di questa autrice, mentre Hawn è deciso a creare una relazione stabile e duratura,  Roxie vuole solo un'avventura, anche perché ha ancora parecchi problemi da affrontare col suo ex, che non è disposto a lasciarla andare. E allora ecco che inizia la serie di peripezie, sparatorie, rapimenti, che ci aspettavamo, e soprattutto Roxie, priva di qualsiasi istinto di sopravvivenza, continua a portare avanti il proprio piano originario. Riuscirà Hawn a convincere Roxie che loro due sono perfetti insieme? Ma soprattutto, riuscirà Roxie a non farsi ammazzare?
"Non ho guardato Hank.
Hank aveva smesso di esistere per me.
Doveva smettere.
Per il suo bene e il mio."
Come forse avrete capito dal modo in cui ho delineato la trama, questo libro non mi ha convinto molto. So benissimo cosa aspettarmi quando inizio un libro di questa autrice (ho letto tutti i suoi libri usciti in Italia), ma così è un po' troppo. Che la protagonista femminile fosse sconsiderata, come al solito, e non si preoccupasse minimamente della propria vita me lo aspettavo, ma Roxie va proprio oltre. Sin dall'inizio non è che l'abbia capita molto. Cioè, se qualcuno, dopo che ho deciso di lasciarlo, rompe la porta del mio appartamento con una mazza, non è scappo, mi dileguo proprio, ma soprattutto vado a denunciarlo, perché tanto normale non è. Lei invece cosa fa? Attua un piano che dura più o meno due anni per scomparire nel nulla e non farsi trovare. Geniale, Roxie, veramente.Ché poi mi dispiace, perché nonostante non trovi che questa serie sia composta da capolavori indimenticabili, gli altri libri erano carini soprattutto, come ho già detto nelle recensioni precedenti, se vuoi leggere qualcosa di sicuro, però ho trovato questo libro troppo eccessivo. Soprattutto nella prima parte, giravo per casa dicendo 'Cosa ho appena letto?' (vi lascio solo immaginare gli sguardi compassionevoli della mia famiglia, che ormai ha perso le speranze per quanto riguarda la mia salute mentale). Ché poi mi è sorta un'altra domanda: ma la Ashley, per scrivere tutto questo, che fantasia ha?
Per il resto nessuna novità. Ritroviamo il colpo di fulmine tra i protagonisti, che dopo essersi incontrati la prima volta, potrebbero praticamente già sposarsi per l'intensità dei loro sentimenti. Unica cosa che mi è piaciuta, come del resto sempre in questa serie, è il fatto che l'autrice tratta di temi seri con tanta leggerezza, ma non frivolezza. Sicuramente Roxie appare segnata dal suo precedente rapporto, ma questo non viene mostrato come se fosse un peso insuperabile. La scrittrice in questo è bravissima, a inserire elementi seri, senza appesantire eccessivamente la trama e il libro. Altra cosa che purtroppo mi aspettavo è la scrittura, o meglio, secondo me, la traduzione. Io non ne capisco nulla né d'inglese, né di come si traduce, però se c'è una cosa che ho notato negli anni di studio della lingua e in quei pochi che ho letto in inglese, è che la lingua italiana è meno spezzettata, più fluida. Gli inglesi tendono a spezzare il concetto in frasi brevi, mentre noi preferiamo l'ipotassi. Capisco la scelta di voler mantenere lo stile dell'autrice, e anche il fatto che in questo modo viene conservato il ritmo più veloce, ma credo che a volte sia un po' esagerato, soprattutto il mantenere i soggetti a ogni frase. Sicuramente quando finirete di leggere il libro non riuscirete più a dimenticare il nome dei protagonisti. L'ultimo appunto lo voglio fare sul titolo. Questa allusione al cambiamento, ecco, non mi è piaciuta per niente. Sono convinta che quando si inizia una relazione bisogna accettare l'altro senza spingerlo a cambiare, e comunque nel libro manca questa necessità che uno dei protagonisti cambi.
Come al solito il mio consiglio è lo stesso: se sapete chi è l'autrice e vi piace leggere di un po' d'azione, questo libro potrebbe piacervi, però diciamo che l'autrice avrebbe potuto fare sicuramente di meglio. 
«Adesso me ne devo proprio andare», ho detto. «Perché?»
«È imbarazzante. Canto malissimo». «A me è piaciuto».
«È perché ti piaccio io». Mi ha baciato sul collo.
Poi si è accomodato dietro di me e mi ha detto: «Sì».

Voto 

SERIE ROCK CHICK

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