Essere Uomo - Recensione

Buongiorno lettori, dopo mesi di assenza torno con una mia nuova recensione e vi parlo di "Essere uomo" di Taylor Caldwell.


Titolo: Essere uomo
Autore: Taylor Caldwell
Prezzo:  14,54
Pagine: 474

Dovete sapere che a volte, quando nessun libro dei miei millemila che aspettano di essere letti mi ispira, vado a sbirciare nella libreria di mio padre e devo dire che nel tempo ci ho trovato delle vere e proprie chicche; due fra tutti "Addio Volodia" di Simon Signoret e "Caino e Abele" di Jeffrey Archer, che ho scoperto essere stato anche inserito nella famosa lista dei libri da leggere prima di morire della BBC, quella originale americana però. Ecco, questi libri vi consiglio vivamente di recuperarli e di leggerli, mi sono rimasti davvero nel cuore. 
Stessa cosa non posso dire di "Essere uomo" della Caldwell. E' un libro che non mi è piaciuto e si può capire, appunto, dalla mole di tempo che ho impiegato per finirlo.


"E' il mio miglior amico, signore." "Sono molti gli uomini che sono stati traditi dai loro migliori amici. Rammenta Giuda, che ha tradito nostro Signore." 
E' la storia di Jason Garrity, americano appartenente ad una famiglia di Irlandesi emigrati, e di come da un' infanzia poverissima riesce ad avere fortuna e a diventare una persona abbiente ma mai del tutto felice. La Caldwell ci racconta l'adolescenza e l'età adulta di quest'uomo, particolarmente virtuoso ed onesto, l'amicizia con Lionel, il rapporto di amore profondo per il nonno e la madre e quello un po' più complicato con i fratelli, ci racconta di come riesce a sposare quello che credeva essere l'amore della sua vita, la nascita di tre figli e di come riesce ad affermarsi dal punto di vista lavorativo.
La storia di per sé non è niente di che, è abbastanza scontata e si riesce a percepire dove l'autrice vuole andare a parare. Ma il problema non è stato neppure questo, il problema per me è stata la lentezza del libro stesso, le descrizioni eterne e fatte senza uno scopo preciso; insomma, non mi si può fare ad inizio libro una descrizione particolareggiatissima tanto dal punto di vista fisico quanto caratteriale di un personaggio che mi fai morire dopo due pagine, e questa cosa continua per tutto il libro ogni volta che viene introdotto un personaggio nuovo, principale o secondario che fosse, ed anzi per i personaggi principali talvolta le descrizioni vengono addirittura ripetute.
Era solo. Il terrore lo prese. Non era un giovanotto portato ad abbandonarsi alle preghiere e agli incantesimi per riceverne conforto in un modo sconsolato. Era troppo pratico. Tuttavia mormorò a voce alta: - Per che cosa vivo?
Altra cosa che non mi è andata a genio è la presenza della religione. Il libro è troppo intriso di religione ma anche qui talvolta senza motivo, mi è sembrata una presenza forzata e fuori luogo.
Tra l'altro ho finito di leggerlo da pochissimo e già fatico a ricordarmi alcuni passaggi, nomi ecc...fra un mese sicuramente svanirà del tutto nella mia memoria.
Insomma, questo papiro per dirvi che, dal momento che è estate, magari siete in vacanza a casa dei nonni e avete lasciato i vostri libri a casa, se vi imbattete in questo statene alla larga... però se siete dei bastian contrari e vorrete comunque leggerlo, o se lo avete già fatto, e avete sviluppate o svilupperete opinioni diverse dalla mia, vi prego di farmelo sapere giù nei commenti e ne discutiamo insieme.
Jason alzò gli occhi e sorrise. Dio è buono. Si muove misteriosamente, come dicono i preti, ma ha le sue vie.Non è l'anniversario dell'uomo. Lo è l'uomo stesso. Dio non deve essere capito dall'uomo. Si deve soltanto avere fiducia in lui. Le campane suonarono per la prima messa e Jason entrò in chiesa, riconciliato, guardò l'altare maggiore e si genuflesse.
 Alla prossima lettura, spero più edificante.




Commenti

  1. Grazie! Ho iniziato a leggerlo ma non riuscivo ad andare avanti. Hai confermato i miei dubbi, troppo lento e prevedibile.

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  2. In questi tempi di zona rossa, leggere un libro è tornato essere un buon passatempo, e mi è venuta voglia di rileggere uno dei miei "vecchi" libri. Ho trovato appunto "Essere uomo"... Nel dubbio di iniziare la lettura, visto che non mi ricordavo granché della trama, ho cercato in rete degli spunti..... E mi sono imbattuto nella tua recensione.
    Lo rimetto sullo scaffale. 🤔

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    1. Oppure potresti provare a rileggerlo, tanto di tempo ne abbiamo parecchio, e magari le tue impressioni saranno diverse dalle mie. Magari a te piace e potresti spiegarmi perché 🧐

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  3. Ho letto questo romanzo anni fa e l'ho amato subito, in seguito l'ho riletto diverse volte sempre con piacere. È bello, sa di buono, può sembrare scontato ma non lo è, ha in sé i cari sani principi, i vecchi e sacrosanti valori mai andati in pensione. E la onnipresente religione che sottolinei in modo disgustato, fa parte del racconto, ti rammento che è la storia di un uomo, nato in una famiglia irlandese, il che già la dice lunga sulla religione e che il fratello di quest'uomo è un prete, un cattivo prete anche per giunta. È un gran bel romanzo, mi domando con che ardire distruggi il lavoro delle persone. Le letture sono soggettive, un libro, un romanzo, un saggio, può piacere o meno, si puó dire non è il mio genere ma, non distruggere il lavoro altrui solo per sentirti migliore, intelligente o superiore. Prova a rileggerlo considerando il contesto storico e apprezzando le "approfondite descrizioni " dei personaggi e la ricchezza di particolari dei luoghi. E considera l'idea magari di leggere un altro romanzo di questa scrittrice, potresti scoprire che descrivere approfonditamente i personaggi e i luoghi, era un suo modo di essere, di fare e di raccontare.

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