L'amore non è mai una cosa semplice - Recensione

Per la serie chi non muore si rivede: rieccomi! Come va la vita? Il freddo? Qui dove abito io siamo in versione polo nord. Al sud siamo abituati al caldo, dateci i 40 gradi ad Agosto e non ci lamentiamo, ma il freddo proprio no! Oggi mi sono dovuta costringere ad uscire da quel mio lettuccio caldo caldo. Comunque, passiamo alle cose serie. Oggi vi parlo del nuovo libro di Anna Premoli, L'amore non è mai una cosa semplice, che mi sono auto regalata dopo aver passato il primo esame (ogni scusa è buona per un nuovo libro).

Titolo: L'amore non è mai una cosa semplice
Autore: Anna Premoli
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: € 7.43
Pagine: 320


TRAMA
E se per ottenere un buon voto all’ università dovessi fare amicizia con qualcuno che proprio non ti piace? Lavinia pensava che nella vita avrebbe insegnato e invece, dopo la maturità, si è lasciata convincere dai genitori a iscriversi a Economia. È ormai al suo quinto anno alla Bocconi, quando si trova coinvolta in un insolito progetto: uno scambio con degli ingegneri informatici del Politecnico. Lo scopo? Creare una squadra con uno studente mai visto prima, proprio come potrebbe capitare in un ambiente di lavoro. Peccato che Lavinia non abbia alcun interesse per il progetto. E che, per sua sfortuna, si trovi a far coppia con un certo Sebastiano, ancor meno intenzionato di lei a partecipare all’ iniziativa. E così, quando la fase operativa ha inizio e le sue amiche cominciano a lavorare in tandem, Lavinia è sola. Ma come si permette quel tipo assurdo – a detta di tutti un fuoriclasse dell’informatica – di piantarla in asso, per giunta senza spiegazioni? Lavinia non ha scelta: non lo sopporta proprio, ma se vuole ottenere i suoi crediti all’ esame, dovrà inventarsi un modo per convincerlo a collaborare… Ma quale? Una nuova commedia romantica dalla regina del romanzo femminile italiano.


RECENSIONE
"È curioso come la mente umana riesca a ricordare con estrema precisione quei pochi attimi del proprio passato che hanno fatto la differenza. Nel bene e nel male. Il vero problema è che mentre li si vive, si è del tutto all'oscuro delle conseguenze che si trascineranno dietro. O forse, tutto sommato, si tratta di una benedizione."
Vi avevo già parlato del mio amore per la Premoli e quindi, anche se questo libro usciva un po' dagli schemi, non ho atteso molto prima di prenderlo. E sono proprio contenta. Non solo non mi ha deluso ma è diventato il mio preferito. Le differenze rispetto ai precedenti sono molte, già dall'ambientazione, infatti i protagonisti sono italiani, di Milano per la precisione. Un'altra novità è che non abbiamo a che fare con uomini e donne di successo, Lavinia e Sebastiano sono studenti, senza ancora un'idea precisa del loro futuro, soprattutto Lavinia. Infatti pur essendo all'ultimo anno della magistrale ha il terrore di quello che verrà dopo. Lei frequenta Economia alla Bocconi ma non è stata una sua scelta. Quando suo padre glielo propose, durante l'ultimo anno di liceo, lei accettò più per amor di pace che per reale interesse, e quindi ora si ritrova con una quasi laurea in un ramo che, anche se non odia, nemmeno ama e il suo futuro è più incerto che mai. Ed è proprio in questo contesto che incontra Seb. Dovranno fare un progetto insieme per avere dei crediti extra, e, come tutti gli universitari sanno, si farebbe qualsiasi cosa per dei crediti, anche perseguitare chi non vuole farsi trovare. Seguiremo Lavinia che cerca di entrare nelle grazie di Sebastiano, non solo per il progetto ma anche perché lei sta simpatica a tutti e non riesce a capire per quale motivo lui la odi. Vedremo Seb che, anche se prova a stare lontano da Lavinia e a farsi vedere come un nerd, in realtà si mostrerà sempre più un ragazzo un po' timido, ma neanche troppo sfigato. E vedremo entrambi lottare per dei sentimenti che non capiscono e non vogliono riconoscere, ma si sa, l'amore non si può nascondere.
"«Questa è la vita vera: tanti pianti, molti malintesi e ogni tanto un sorriso», le risponde l'altra.   «Allora svegliatemi quando si arriva alla parte comica. Fino ad allora sarò in letargo»."
Sembrerebbe il solito romanzo in cui i protagonisti si incontrano, non si possono vedere, e alla fine s'innamorano, e non posso neanche dire che non sia così, perché la storia è questa, non posso mentire. Quindi, perché mi ha colpito? Intanto la scrittura, sempre così frizzante, che ti fa stare col sorriso sulle labbra tutto il tempo (penso che un paio di persone mi abbiamo preso per pazza, dal momento che ridevo da sola) e che ti fa capire come l'ironia e l'autoironia sia importante nella vita. Poi mi è piaciuto perché mi sono rivista molto in Lavinia, e non perché non mi piace il mio corso di studi o perché ho gravi problemi in famiglia, ma perché, come lei, non ho idea di cosa fare dopo. È un dubbio che, eccetto pochi fortunati che nascono con le idee chiare, abbiamo tutti e il modo in cui la Premoli lo esprime è magnifico. Ma volete sapere cosa rende questo libro magnifico?? Ovviamente lui, Seb, questo genio dell'informatica, timido, sensibile e estremamente simpatico a modo suo. Lui è uno di quelli nati con le idee chiare, ha già il lavoro pronto, la laurea è solo una formalità. Come ho detto prima vorrebbe sembrare un cliché, il nerd senza amici reali e senza vita sociale. In realtà ha degli amici, strani anche loro, ma ci sono. Poi non è il solito magrolino tutto pelle e ossa,non solo è un bel ragazzo ma è pure muscoloso, dal momento che fa arti marziali sin da quando è piccolo. Ha pure una moto. L'unica sua pecca, se così si può dire, è che è timido, molto. Ma questo lo rende solo umano, sennò sarebbe stato troppo. Per quanto mi riguarda, è perfetto. Un'altro punto a favore sono le citazioni di "Il piccolo principe". Quelle sono come il nero, stanno bene su tutto.
Se siete in un momento della vita difficile, se non sapete cosa fare della vostra vita, questo è il libro perfetto. Non vi darà una soluzione ai vostri problemi, ma almeno vi farete qualche risata e magari, a mente più leggera, riuscirete a superare qualche problema. 
"Quindi, appurato che, per qualche misterioso motivo, tra tutta la gente che hai incontrato nella tua vita, proprio quella persona specifica - magari la più imperfetta- è anche l'unica che ti fa battere il cuore, non rimane che seguire l'istinto e lottare. E non perché si è romantici o pratici. No. La verità è che spesso si segue il cuore perché ci si sente una vera schifezza senza quel pezzettino che ci hanno strappato via. Quindi non è proprio questione di scelta. Proprio per niente."


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