Rinascimento al femminile - Recensione

Buongiorno lettori. Come procedono le vostre vacanze natalizie? Io ho deciso di riposarmi quasi completamente, nel senso che mi sono presa una pausa dallo studio, però aiuto mia mamma in casa, così è felice. Oltretutto mi ritrovo praticamente a rotolare, per quanto ho mangiato in questi giorni, e ancora non siamo neanche a metà. Dopo il 6 gennaio avrò bisogno minimo un mese per digerire tutto quello che ho mangiato. Oggi vi parlo di Rinascimento al femminile a cura di Ottavia Niccoli.
Autore: Ottavia Niccoli (a cura di)
Editore: Editori Laterza
Prezzo: cartaceo  9.50
Pagine: XXVII-242

TRAMA
Attraverso significative figure di donne di estrazione e culture diverse - una grande signora, una strega, la compagna di due banditi, una monaca riverita e una 'esorcizzata', una prostituta, una mistica - si delinea una prospettiva inconsueta dell'Italia dell'Umanesimo e della Controriforma. Ottavia Niccoli insegna Storia moderna nella Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento e si occupa di storia della società, della cultura e della vita religiosa della prima età moderna.


RECENSIONE
«Non si conosce nessun'altra donna del Rinascimento, né possiamo scorgerne alcuna, che avendo appreso da altri le qualità del suo intelletto, lo coltivò nel corso degli anni e lo plasmò dalla giovinezza sino all'ultima scintilla del suo spirito. E se altre donne possono aver intrapreso gli studi per diletto o per una sorta di vana ostentazione ripudiandoli immediatamente non appena giunte al matrimonio, Isotta Nogarola si dedicò alle lettere con tutta la passione del suo animo.»
Come si viveva nei secoli passati? È una domanda che molti di noi si sono posti. Questo libro svela il mistero, almeno in parte, della vita nel Rinascimento, e in particolare della vita delle donne. Le donne di cui si parla in questo libro non sono, però, regine o sante, di cui ci restano molte testimonianze e la cui vita si potrebbe dire anomala rispetto alla moltitudine di persone che esistevano in quei secoli. No, le protagoniste di questo libro sono 7 donne, che se da una parte sono state importanti perché hanno lasciato dei segni del loro passaggio su questa terra, d'altra parte non sono personaggi di spicco. E così troviamo la testimonianza di una donna umanista, Isotta, che per poter continuare a dedicarsi agli studi è stata obbligata a diventare una "devota" e a chiudersi in casa. Poi c'è Paola Antonia Negri, una monaca che se da alcuni suoi contemporanei è stata considerata una 'grande madre', da cui prendere esempio e seguirne i consigli, dopo la sua morte è stata quasi demonizzata, e la sua dottrina considerata come eretica. Conosceremo la vita di Beatrice, marrana, costretta a lasciare il Portogallo e a trasferirsi in Italia e poi in Turchia, perché non accettava di abbandonare la sua fede ebraica. Entreremo nella vita spirituale e matrimoniale di Ginevra, nobildonna bolognese che decide di non obbedire al marito ma di obbedire alla propria fede. Poi vedremo come una semplice donna del popolo come Gostanza, guaritrice e levatrice, che viene accusata di stregoneria soltanto perché non pienamente inserita nella comunità in cui vive e perciò guardata con sospetto. Conosceremo lo sviluppo della prostituzione a Roma, proprio durante la riforma religiosa, attraverso le accuse mosse a Camilla la magra. Infine entreremo nella vita di Angela Vallerani, vedova di ben due banditi, costretta a vivere sotto il controllo del padre, perché priva di qualsiasi sostentamento.
In queste pagine vengono analizzati tutti gli strati meno conosciuti della società, perché la vita della donna che viene raccontata è solo un esempio, un nome di cui ci è giunta traccia, ma quella potrebbe essere la storia di molte donne, che si trovarono nella stessa situazione, costrette a dover vivere sotto il controllo del padre/marito, considerate eretiche o streghe soltanto perché ebbero una posizione di vantaggio o conobbero qualcosa che spaventava la società, obbligate a rinunciare ad avere una vita propria, ad avere dei figli e un marito, soltanto per continuare a studiare.
Attraverso queste sette donne verremo a conoscenza di come vivevano nel Rinascimento molte donne. 
Il modo in cui è scritto, e il fatto che vengono raccontate delle storie, come quasi delle fiabe, fa in modo che dopo che chiudi il libro le lo vite rimangano impresse, perché è un po' come se li conoscessi, perché anche se le notizie che ci rimangono sono poche e insufficienti per raccontare dalla nascita alla morte, verremo a conoscenza della parte più significativa della loro vita, delle sofferenze e dei drammi che hanno dovuto passare. 
Personalmente, mi è piaciuto tanto e l'ho letto molto velocemente. E lo consiglio, a tutti. Senza limiti di genere o di età, perché non è pesante, e se letto attentamente lascia un segno, quello che se è vero che il Rinascimento fu un'epoca di ripresa e di sviluppo, e anche vero che la maggior parte della società continuava a vivere governata dai pregiudizi e dalle superstizioni.
«Una vita, quella di Angela, certo costantemente subordinata alla volontà e ai dettami paterni, ma anche segnata da continui tentativi di liberarsi dal suo controllo e dalla sua tutela [...]. Angela cerca in questo modo di opporsi con le sue forse a un mondo che la vuole condiscendente e priva di arbitrio. Una lotta impari, destinata a fallire: troppo forti sono le resistenze di un sistema sociale patriarcale e di una mentalità maschile profondamente radicata che vede nella donna esclusivamente una figlia, una moglie e una madre obbedienti; un modo di concepire il rapporto tra i sessi che trova un riscontro e un indiscusso avallo nella normativa giuridica statuaria, garante delle regole di discendenza patrilineare e dello stretto controllo esercitato dagli uomini della parentela e della società nel suo complesso sull'agire femminile.»

Voto 

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Commenti

  1. Ciao, sembra davvero un libro molto interessante! Mi affascina molto questo periodo storico :-)

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    1. Buonasera :) Se il periodo ti interessa, te lo consiglio vivamente, perché racconta ciò che succedeva senza però essere troppo pesante

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