Wrong Love - Recensione

Buon sabato sera lettori. Se anche da voi c'è maltempo e quindi non potete passare la serata in giro con gli amici, ecco la soluzione. Potete leggere la recensione di Wrong Love di Penelope Douglas. È stato un libro molto difficile da recensire, e ho impiegato praticamente una settimana per decidermi di scrivere qualcosa. Ho cercato di essere il più chiara possibile, ma essendo un po' confusa già io, non so se sono riuscita a far capire quello che volevo dire, quindi siate clementi.
Titolo: Wrong Love
Titolo originale: Misconduct
Autore: Penelope Douglas
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: cartaceo  8.41
        eBook  1.99
Pagine: 448


TRAMA
L’ex campionessa di tennis Easton Bradbury sta facendo del suo meglio per essere una brava insegnante: cerca di risvegliare l’interesse dei suoi studenti annoiati mentre prova a lasciarsi alle spalle il passato. Quello che l’ha spinta a voltare pagina non ha più importanza, ha deciso che deve andare avanti. Ma durante l’incontro tra genitori e insegnanti accade qualcosa destinato a riportare scompiglio nella sua vita. Tyler Marek è un uomo affascinante, con dei bellissimi occhi grigio-azzurri, e per Easton non è difficile capire come mai suo figlio sia un ragazzino ribelle. Tyler, infatti, sa gestire bene gli affari, ma avere a che fare con un adolescente è tutt’altra storia… L’attrazione tra Easton e Tyler è palpabile e non potrà che diventare più intensa. Vulnerabili e insieme passionali, non potranno fare a meno di cedere al desiderio che li divora. Anche se per Easton questa relazione rischia di riportare a galla i segreti più nascosti…

RECENSIONE
"Ma poi eccola lì, l’insegnante di mio figlio, pericolosa e proibita, il che non faceva altro che aumentare il suo fascino, ed era attraente come quella sera sul balcone tutti quei mesi prima: l’unica differenza era che adesso non potevo toccarla, porca miseria."
Io ci ho provato, davvero. Dopo averlo finito ho aspettato qualche giorno senza leggere nulla, per cercare di far chiarezza, e poi per sicurezza ho fatto una seconda lettura. Quindi l'impegno c'è stato. Ma non sono proprio riuscita ad avere le idee chiare su questo libro. Ad un certo punto ho anche pensato di abbandonare tutto e non pubblicare la recensione, ma ci sono alcune cose che mi sono piaciute e alcuni spunti su cui mi sono soffermata molto a riflettere, quindi nulla, cercherò di mettere insieme tutte le mie impressioni nel modo più ordinato possibile, anche se la vedo dura. 
La trama è ben delineata sin dalla presentazione, e, conoscendo l'autrice, pensavo che sarebbe stato un colpo sicuro. In realtà già il prologo mi ha lasciata confusa. L'autrice presenta i protagonisti che si trovano ad una festa, ma le prime due pagine sono così pieni di nomi di quartieri di New Orleans che mi sono confusa. C'è tutta una premessa sulla festa del Mardi Gras, che per capirla l'ho dovuta leggere due volte (forme però questo è un problema mio che non sono per niente brava a ricordarmi i nomi). Superate le due pagine facciamo la conoscenza dei protagonisti, e la loro attrazione è evidente sin dal primo incontro.
Dopo un salto temporale di circa sei mesi ritroviamo Easton alle prese con i preparativi per il suo primo giorno come insegnante, in una scuola privata, ma all'incontro con i genitori l'aspetterà una sorpresa: Tyler Marek è il papà di un suo alunno. Faranno di tutto per resistere all'attrazione che li lega, perché una relazione sarebbe impossibile. Tyler è impegnato con la campagna elettorale per diventare senatore, in più si ritrova con un figlio che conosce pochissimo e con il desiderio di creare un vero legame. In tutto questo però si è lasciato sfuggire quali sono le priorità della vita, e forse sarà proprio la relazione che si viene a creare con Easton a ricordarglielo, sperando che non sia troppo tardi.

«Sei forte e fiera, resiliente e capace. Riesco a vederlo». La sua voce era roca, come se i suoi sentimenti volessero in realtà far trapelare molto di più. «Apprezzo queste qualità in una persona, Easton. Non concedi sconti a nessuno ed è come guardarsi a uno specchio, perché è la stessa indipendenza a cui do valore io».
Una delle cose che più ho apprezzato del libro è stato l'approfondimento sull'uso della tecnologia a scuola. Al giorno d'oggi è impossibile separare i ragazzi dai propri cellulari, e allora perché non usare questi aggeggi per aiutarli nello studio? Non ho molto ben capito la metà dei programmi che Easton fa usare ai suoi alunni, però è stato interessante leggere di questo tema (forse perché, se ci riesco, un giorno diventerò pure io insegnante, e la paura di non riuscire ad attirare l'attenzione degli alunni è tanta). Adesso invece passiamo a tutta una serie di cose che non mi hanno convinta. 
Innanzitutto c'è Tyler che per metà libro continua a dire che deve trovare le sue priorità, che deve concentrarsi solo sulle cose importanti, perché non ha abbastanza tempo per fare tutto. In realtà, anche se alla fine potremmo dire che comprende l'errore che ha fatto, non rinuncia a nulla. Non ho visto una crescita da parte di questo personaggio. Un'altra cosa che non mi è piaciuta di Tyler è il suo atteggiamento verso Easton. Con un'aurea di maschio alpha, in realtà sembra forzato. Siamo abituati a personaggi che cambiano il proprio atteggiamento per amore della donna, e magari l'autrice voleva creare qualcosa di diverso, però ne viene fuori una figura sempre troppo arrogante, che non ti permette di affezionarti al suo personaggio. Di Easton invece non ho trovato per niente convincente il modo in cui accetta la relazione sin da subito. Lei ha un segreto nel suo passato, che l'ha portata a cambiare completamente vita. Comunque la persona che era prima di cambiare città e lavoro era abituata a stare sotto i riflettori, mentre adesso sembra che in qualche modo voglia avere una vita normale. Personalmente ci avrei pensato un attimino di più prima di iniziare una relazione con un futuro senatore.
Ho apprezzato il colpo di scena finale, anche se ci sono rimasta veramente male, mentre mi ha dato molto fastidio la scelta che lei prende riguardo al suo lavoro ( mi dispiace, non posso rivelare di più).
Questo libro mi ha proprio confusa, perché non è brutto, la scrittura è abbastanza curata per essere una pubblicazione Newton (abbiamo letto di peggio), però a me non è piaciuto, e non capisco neanche totalmente perché. Forse mi aspettavo troppo, avendo già letto altro dell'autrice. 
Comunque vi invito a leggerlo, veramente, così poi potete dirmi se sono io che sto uscendo fuori di testa, oppure se qualche ingrediente di questo libro è stato davvero dosato male.
«Essere un uomo significa fare delle scelte difficili e conviverci», le dissi, «a prescindere da quanto ti facciano soffrire». Allungai una mano e le accarezzai la guancia con il pollice. «Mi manchi», sussurrai. La sua espressione gelida cedette alla tristezza. Alzò gli occhi su di me e scosse la testa. «Si sbaglia», ribatté. «Essere un uomo significa avere la saggezza, e il coraggio, di fare le scelte giuste»

Voto 



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