L'amore più giusto è quello sbagliato - Recensione

Potrebbe sembrare che io abbia abbandonato il blog, e vi chiedo perdono. In realtà mi mancava l'ispirazione. I libri che ho letto, pur essendo carini non erano quelli giusti e mi dispiace troppo criticare un libro solo perché io sono apatica. Se a questo aggiungiamo l'inizio dell'università, che mi occupa tutte le mattine, e problemi in famiglia, ecco spiegata la mia assenza. Ma poi arriva il libro giusto, quello che mentre lo leggi dici: è lui. Non potevo non riferirmi la mia opinione, e quindi appena ho finito la lettura mi sono precipitata a scrivervi quello che penso sul libro di Chelsea Fine.
Titolo: L'amore più giusto è quello sbagliato
Titolo originale: Best Kind of Broken
Autore: Chelsea Fine
Editore: Mondadori
Prezzo: € 18.50
Pagine: 288

TRAMA
Ogni singolo giorno Pixie vorrebbe solo tornare indietro e cambiare il passato. Ma non può. Spera che l'estate trascorsa a lavorare nell'albergo della zia l'aiuti a dimenticare. Ma anche questo sembra impossibile: Levi è lì. Il ragazzo che era stato suo amico, e forse qualcosa in più, fino al momento in cui tutto è cambiato, per sempre.

Levi vorrebbe solo chiedere scusa, ma sa che non basterebbe, in fondo lui è il vero colpevole della tragedia che li ha colpiti. Levi sa che dovrebbe stare lontano da Pixie, sarebbe meglio per tutti e due. Ma ogni sua singola parte desidera toccarla, proteggerla, stringerla forte e baciare via tutto il dolore. Ma Pixie appare così lontana, irraggiungibile. Eppure quegli occhi verdi che Levi incontra ogni giorno gli dicono forte e chiaro che non può vivere senza di lei.



RECENSIONE

"Sto bene.                                                                                        Sto bene.                                                                                        Sento la porta di Levi che sbatte con un tonfo pesante e la vibrazione si riverbera lungo le pareti e mi scuote la schiena.     Lui non sta bene.                                                                             Io no sto bene."
Quando ho iniziato questo libro ero indecisa. I pareri erano favorevoli ma la trama sembra scontata: i due ragazzi feriti che si innamorano e riescono a superare tutte le difficoltà. È vero, "L'amore più giusto è quello sbagliato" è scontato, ma è anche molto di più. In questo libro conosceremo Pixie, che per non dover passare le vacanze da una madre cattiva ed egoista, va a lavorare dalla zia Ellen, che possiede un albergo. Non sa però che avrà un coinquilino, con cui dovrà dividere anche il bagno. Lui è Levi. Inizialmente non capiamo bene le dinamiche del loro rapporto. Vi posso dire solo che una volta erano molto amici e, per motivi di cui non posso parlarvi per non fare spoiler, si sono allontanati. Quello che però non riescono proprio a cancellare è l'attrazione che li attira l'uno all'altra. Levi è un ex quarterback, che dopo essere stato espulso dalla squadra è andato a lavorare per Ellen come tutto fare. Il motivo per cui questi due personaggi si evitano lo scopriremo circa a metà libro e io non ve lo posso dire. 
"Mi chiedo chi sia diventato, adesso. Chi è quel ragazzo che corre su e giù per quei vecchi gradini di pietra? Una volta lo conoscevo. Ora non più."
Quello che però posso dirvi è che la scrittrice è davvero brava. I personaggi sono ben delineati e non si limita ad un racconto, ci fa entrare in sintonia con i personaggi. Ed è per questo che sappiamo che Pixie ha paura, ha paura di fidarsi, ha paura di perdere i propri cari, e su questi timori ha costruito la propria vita, fidanzandosi con un ragazzo apparentemente perfetto, pur di raggiungere la tanto agognata "normalità". Parlare di Levi è difficile. Su di lui posso dirvi le solite cose che dico per i personaggi maschili che mi piacciono molto. Ma Levi non è solo un bel ragazzo innamorato, è un ragazzo che è innamorato della ragazza a cui crede di aver rovinato la vita. E se aggiungiamo che Pixie crede di essere la causa della tristezza di Levi,capiamo perché i protagonisti si evitano.
Questo libro non è solo una storia d'amore, o almeno non è quello l'aspetto che mi ha colpito di più. È la storia di due bambini che crescono insieme, che diventano migliori amici, che si innamorano. È la storia di una ragazza e di un ragazzo. Ma è anche il racconto della vita: un incidente, un errore, i sensi di colpa, il rifiuto del ricordo, la necessità d'aiuto. A tutti capita di sbagliare, quello che però molti non riescono a superare è il senso di colpa. È il caso di Pixie e Levi. L'unico modo per andare avanti è perdonare e perdonarsi. Ma ne saranno capaci?
Non me l'aspettavo. Ho sempre paura di leggere autori nuovi e invece sono contenta di aver conosciuto questo libro. Ad un certo punto mi sono ritrovata con gli occhi lucidi e, anche se cerco di dare la colpa al raffreddore, la verità è che questo libro fa commuovere, ma fa anche ridere, grazie a tutte le scene nel bagno, che sono uno spasso. Quando lo finirete non vedrete l'ora di rileggerlo, perché questo libro non basta leggerlo, c'è bisogno di tempo per assimilarlo e per farlo entrare sotto pelle. Leggetelo perché è veramente bello.
"«Perché cosa?»                                                                             Spalanca di nuovo le braccia e grida:«Perché l'amore non è qualcosa che bisogna dirsi a parole!». Il suo viso si infiamma di passione. «È qualcosa che si sa e basta. È una cosa implicita. Umile, silenziosa, costante...» Riprende a massacrare i funghi, ma quando parla lo fa con voce più lieve. «Quello che voglio dire è che non basta dire "ti amo" a una persona perché diventi vero. Non è così che funziona. L'amore vero non ha bisogno di essere dichiarato o confessato. L'amore vero...esiste a prescindere. Mi capisci?»"


VOTO:





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