La piccola Parigi - Recensione

Buongiorno lettori! Scusate l'assenza negli ultimi giorni ma non ho avuto neanche un minutino libero per leggere. Stavo andando in astinenza! Oggi però sono tornata con una recensione particolare. Il libro di cui vi parlo oggi è La piccola Parigi di Alessandro Tonoli.
Titolo: La piccola Parigi
Autore: Alessandro Tonoli
Editore: GWMAX editore
Prezzo: cartaceo  9.00
eBook  2.99
Pagine: 60



TRAMA
Una città, un racconto misterioso e una bambina di cui nessuno ha mai saputo il nome.
Ecco cosa si cela dietro Cabiate e il suo essere chiamata dai suoi abitanti “La piccola Parigi”, per un motivo che però nessuno sembra ricordare. Forse solo il nonno di Chiara ha, nascosta nel suo passato, la chiave per svelare la natura di questo incantesimo che ora, forse, sta per essere finalmente rivelato.


RECENSIONE
"Le piccole città hanno un grande, grande vantaggio. Far sembrare grandi le piccole cose che vi accadono.
Pensiamoci un attimo. Chi si accorgerebbe del numero dei rintocchi di una campana, in una città dove gli allarmi sono un’unica costante orchestra?"
Come avrete capito, il genere che leggo di più è quello rosa. Il libro di cui invece vi parlo oggi non tratta propriamente una storia d'amore, ma dell'amore in quanto tale. Non so bene come spiegarlo. Parlare di questa storia mi mette un po' in difficoltà.
La vicenda si svolge a Cabiate, dove tutti hanno sentito della storia della "piccola Parigi" ma di cui nessuno ne ricorda da cosa sia nata. Forse solo il nonno di Chiara ricorda la verità, perché lui era presente quando sono successi i fatti. Quello che ricorda è una bambina, di cui però nessuno sa niente. Non posso dirvi di più sulla trama perché il racconto è molto breve e la sua bellezza sta nello scoprire pagina per pagina il mistero.
"Gli anni, tu ancora non lo sai, ma molte volte si ingarbugliano come tanti fili di spago arrotolati, per cui distinguerli diventa davvero davvero difficile!"
Quando ho iniziato questo libro non sapevo cosa aspettarmi. Avevo dato una veloce lettura alla trama ma come potete vedere non dice molto. Quando sono arrivata alla fine, la prima cosa che mi è venuta in mente è che può essere definito una fiaba della buona notte (non perché fa venire sonno). Avete presente quelle storie brevi ma intense, quelle che leggete tutte d'un fiato e la cui fine vi lascia con un po' di amarezza ma nello stesso tempo un senso di appagamento? Ecco che cos'è questo racconto. La storia di una verità, che però contiene qualcosa di magico.
L'autore afferma in una nota che ogni segno di interpunzione è ragionato, e questo è essenziale per capire realmente il significato. Ci sono parti che se non ti soffermi a recitare nella tua mente non le capisci fino in fondo. E questo perché è un racconto, e come tale deve essere immaginato parlato.
È vero sono solo 60 pagine, ma sono tutte accuratamente rifinite. Nulla è lasciato al caso, dai segni di interpunzione alla storia. Questa è sicuramente una di quelle storie che vanno lette perché ti lascia qualcosa. In tutte le città, non solo quelle piccole, ci sarebbe bisogno di una piccola Parigi, perché forse quello che ci hanno sempre detto che è giusto e intelligente, non sempre lo è. 
‘E’ così, non puoi farci niente.
Il tempo distrugge l’uomo.
L’uomo distrugge il resto.
L’amore, distrugge entrambi.
Sarà così.’

Voto 



Ve lo consiglio veramente, qualsiasi cosa voi preferite leggere. È perfetto per passare qualche oretta immersi in un mondo reale, dove però è possibile incontrare anche un po' di fantasia.





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