L'amore è un attimo - Recensione

Buongiorno! Per ricominciare volevo un libro bello, qualcosa di speciale. E dal momento che l' 1 novembre è festa (auguri a tutti i Santi :*) sono riuscita a ritagliarmi un angolino di tempo per pubblicare. Fortunatamente l'ho trovato in L'amore è un attimo di Jessica Park, uscito il 26 Settembre, ma che ho trovato solo ora il tempo di leggere.

Titolo: L'amore è un attimo
Titolo originale: 180 Seconds
Autore: Jessica Park
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: € 9.99
Pagine: 271


TRAMA
Adottata all'età di sedici anni, dopo una vita trascorsa a rimbalzare da una famiglia all'altra, Allison sa bene che è meglio non fare troppo affidamento sugli altri. Per questo tiene tutti a distanza. Ma, nonostante gli sforzi, ora, al suo terzo anno di università, riuscire a isolarsi è una cera e propria sfida, persino per lei. Nemmeno nascondersi dietro le sue amate cuffie sembra funzionare. E così, un pomeriggio, Allison viene suo malgrado trascinata in una specie di bizzarro esperimento sociale: improvvisamente, si ritrova seduta di fronte a una folla di spettatori, costretta a interagire con un perfetto sconosciuto per tre minuti. Tre semplici, e apparentemente innoqui, minuti che la trascineranno in un vortice. Nè lei, nè Esben Baylor, infatti, sono preparati alle conseguenze. Perché proprio quei tre snervanti ed elettrizzanti minuti cambieranno la loro vita per sempre, e per Allison saranno solo l'inizio per capire se per lei è finalmente arrivato il momento di avere fiducia in se stessa, negli altri e, soprattutto, nell'amore. 


RECENSIONE
"Ogni giorno che passa mi ricorda quanto sono diversa dai miei coetanei e incapace di essere socievole, felice ed emotivamente disinvolta. Riuscire a isolarmi in questo posto è una vera e propria sfida, ma io faccio del mio meglio."
Se siete appassionati di romance vi sarà capitato che, durante le chiacchierate con gli amici (o conoscenti vari) qualcuno vi abbia detto che questo genere è inconsistente, che tutta la letteratura rosa è un insieme di inutile cartastraccia (se proprio parlate con qualche insensibile so-tutto-io). A me è successo, ed è accaduto anche in una lezione all'università. La verità è che, secondo me, la maggior parte di queste persone che si professano colte non hanno mai letto un romance, o per lo meno non uno con la R maiuscola. Vi starete chiedendo, giustamente, cosa centri questa filippica con questa recensione. La verità è che questo libro racconta una storia d'amore, ma non è solo questo.
Ma andiamo per gradi. I protagonisti di questa storia sono due, ovviamente. Allison, dopo aver vissuto sedici anni in affido, è convinta che sia inutile stringere legami perché tutto è passeggero, e quindi si tiene a distanza da tutti, persino dalla persona che ha deciso di adottarla, Simon. Ed è per questa sua convinzione che, pur essendo al terzo anno di università, non ha veri amici. 
Tutto cambia quando viene scelta per fare un esperimento sociale, uno di quelli che ogni tanto capita di vedere anche a noi: dovrà guardare per 3 minuti, per 180 secondi, uno sconosciuto negli occhi. Lo sconosciuto è Esben, un personaggio molto famoso sui social network, con milioni di seguaci, che frequenta lo stesso college di Allison. Dopo questo primo incontro una lezione in comune, una migliore amica straordinaria, e il destino faranno rincontrare i nostri protagonisti e così Allison capirà che non è sempre possibile chiudersi in se stessi e che forse nella vita bisogna soffrire per poter essere felici.
"Trentatré secondi. Non ce la faccio più a ignorare la collera che sta crescendo dentro di me. Come osa mettermi in questa situazione? Tra tutti i presenti, perché proprio io? Esben sa di libertà, generosità e sincerità. In questo momento, lo detesto. E lui lo percepisce, infatti reclina la testa di qualche millimetro."
Potrei stare ore (e non scherzo) a parlarvi della trama di questo romanzo, ma quella la dovrete scoprire soli, leggendolo. Quello di cui vi voglio parlare è di cosa mi ha trasmesso, e il motivo per cui ho detto che è più di una storia d'amore. Innanzitutto vorrei partire dal titolo, quello originale (perché l'hanno cambiato, perché?), 180 secondi. Non ci facciamo mai caso ma in soli 3 minuti, un arco di tempo piccolissimo, la vita può cambiare. In questo caso due persone sconosciute vengono messe una di fronte all'altra ed è spettacolare come l'autrice riesca a rendere la conoscenza attraverso gli sguardi. È stato proprio durante la lettura di queste pagine che il libro mi ha conquistato, per poi migliorare ulteriormente. Un altro passaggio che mi ha rapito, e anzi in cui mi sono proprio commossa, è quasi alla fine. Non posso dirvi il motivo, perché sarebbe un vero e proprio spoiler, però Allison e Esben hanno bisogno di aiuto e allora Esben lo chiede alla rete, a tutte le persone che lo seguono, e anche se forse è un po' irreale quello che succede, è bellissimo come tutti si mobilitino per aiutarli. Forse se tutti usassimo i vari social per aiutare gli altri la vita potrebbe essere più semplice.  Mi sono innamorata di Esben, un ragazzo non solo bello e popolare ma che si impegna per aiutare gli altri. Allison forse è il personaggio più stereotipato: ha problemi di fiducia a causa del suo passato. Ma comunque è bello il suo percorso, come si renda conto dei propri sbagli. Per completare non posso non menzionare i personaggi secondari, che poi tanto secondari non sono. Simon, il padre adottivo di Allison, che la riesce a capire e non le fa nessuna fretta, le rimane vicino e la aiuta a sognare. Poi c'è Steffi, migliore amica di Allison, che pur vivendo lontano rimane sempre un sostegno.
Come potete capire ho adorato questo libro, dalla prima all'ultima pagina.

"È ubriaco perché, mentre comincia ad appisolarsi, gli sento mormorare: «Ti amo, Allison. È successo quando non me l’aspettavo, quando non credevo di averne bisogno. Però mi sono innamorato di te, in fretta e dolcemente. Senza alcun dubbio». Si sposta ancora più vicino a me. «Non devi rispondere niente. Volevo solo che lo sapessi.»"

VOTO



Voi l'avete letto? Vi ha conquistato oppure avete qualcosa da ridire?

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