For the love of English - Recensione

Buonasera lettori. Ogni volta che ho esami perdo il ritmo, e poi riuscire a riorganizzarmi mi crea qualche problema, ma vedrete che ce la faccio. Oggi vi parlo di For the love of English Di A. M. Hargrove, di cui ho sentito parlare in un gruppo su facebook di cui faccio parte, e mi ha incuriosito.

Titolo: For the love of English 

Autore: A. M. Hargrove

Editore: Quixote Edizioni

Prezzo: cartaceo € 13.70

           eBook € 4.95

Pagine: 385

TRAMA
Beckley Bridges, padre single, è sexy da far paura. Sul serio, è la cosa più bollente da quando è stato creato il sole, tanto che se gli rompi un uovo addosso, quello inizia a sfrigolare. Quindi qual è il problema? Che è anche uno stronzo colossale. Lo odio, quel bastardo. Cerco di evitarlo in ogni modo, ma per qualche motivo salta fuori ovunque io vada.
Il vero problema, però, è sua figlia, English. È un’adorabile, eccentrica bambina di prima elementare, e la cosa più dolce da quando hanno inventato il tè freddo. Ed è una dei miei scolari, ma è anche l'amore della sua vita. Perciò devo per forza avere a che fare con lui a livello professionale. Non è semplice. Su una scala che va da facile a difficile, avere a che fare con Beckley Bridges è come avere a che fare con delle unghie che grattano sulla lavagna.
Ma dato che la madre di English cerca di ottenere la custodia, dopo averla abbandonata sulla porta di Beckley quando era una neonata, lui è disposto a fare tutto il possibile per tenerla con sé.
È per questo che mi ha fatto la proposta.
E per quanto la cosa possa sembrare folle, mi sono ritrovata a pensarci su.


RECENSIONE

"«Grazie. Sei sempre nel posto sbagliato al momento giusto» mormoro."

Sher, una giovane insegnante, ha l'ansia per il suo primo giorno di lavoro, ma è anche in trepidante attesa: finalmente potrà iniziare il lavoro che ha sempre desiderato. Nonostante le paure, riesce sin da subito a entrare nel cuore dei bimbi, e a sua volta si affeziona a queste piccole creature. Fra tutti, c'è una una bimba che l'ha colpita più degli altri: la piccola English. Quando arriva il momento del colloquio con i genitori, lei è pronta a tessere le lodi di questa piccolina, fino a quando non arriva il padre. Dopo più di un'ora di ritardo, si permette anche di farla sentire un'incapace. La cosa peggiore è che lei non riesce neanche a rispondergli a tono, perché rimane come folgorata dalla bellezza di quest'uomo. Lui è Beckley Bridges, un fotografo famoso, nonché padre single, dopo che la madre di English ha lasciato la propria figlia appena nata nelle sue mani. Tra i due è odio a prima vista, ma si troveranno presto a passare molto tempo insieme, prima a causa del destino che li fa rincontrare dopo la riunione, poi grazie alla piccola English, che si affeziona alla nuova maestra, e infine perché si cercano. E quando lui le propone di sposarlo, la scelta di Sher è quasi ovvia, perché farebbe di tutto per il bene di English, anche dover sopportare quell'egoista del padre. E quando sembra che la serenità sia finalmente arrivata, ecco che invece bussano alla porta i problemi: una madre che vorrebbe riavere l'affido, un avvocato che di divorzi non ne capisce poi molto e un passato, quello di Sher, che oltre a cambiarle la vita da adolescente, rischia di rovinarle il futuro. Riusciranno a formare una vera famiglia, o le loro scelte avventate li porteranno a dividersi definitivamente?

«La prossima volta che ti alzi non tirarmi via le coperte.»
«La prossima volta? Chi dice che ci sarà una prossima volta?»
«Biscottino, ci saranno un sacco di prossime volte. Vedrai.»

Il libro mi è piaciuto, ma c'è un ma. Non mi ha convinto totalmente, e ora provo a spiegarvi perché. Il personaggio che mi ha convinto meno è stato proprio Sher, è la maggior parte del libro è narrata dal suo punto di vista. All'inizio ero entrata in affinità con lei. Sembrava una donna molto forte, nonostante un passato burrascoso, che aveva lottato tanto per raggiungere i suoi obiettivi. Ma quasi a un quarto di libro ho iniziato a percepire un po' di fastidio nei suoi confronti. Poi lei accetta di sacrificare sei anni di vita, la durata del fittizio matrimonio, solo perché una sua alunna rischia di essere affidata alla madre, e non so, sembra alquanto irreale. E qui mi viene in mente un'altra riflessione, che ho fatto leggendo: tu padre, in questo caso Beckley, ti puoi permettere il miglior avvocato del foro, e giuri di tenere a tua figlia più della tua vita, e non ti informi su chi sia la migliore persona per difenderti? Praticamente si affida ad un amico di famiglia, che di divorzi e di affidamento non ne capisce nulla, e aspetta che a farglielo notare sia Sher. Molto carina invece English, che non è eccessivamente dolce, ma una bambina tosta, e ho adorato il comportamento di Beckley nei suoi confronti. Quindi se non ci soffermiamo molto su alcuni elementi che sono completamente impossibili, il libro non è male. L'ultima cosa che non mi è piaciuta per niente è il linguaggio che molto spesso è molto volgare. Capisco che io vivo praticamente con gli unicorni, ma perché creare frasi che non hanno senso solo per inserire volgarità? Una cosa che invece mi è piaciuta sono le parole che crea English tipo Geepa, che deriva da Grandpa,G-pa. E niente, io adoro la fantasia nel modificare la lingua, e mi è piaciuto il modo in cui lo fa.
In conclusione vi posso dire che se cercate una storia carina, in cui c'è tanta dolcezza, e un papà che adora la propria figlia, e non starete troppo lì a notare i dettagli non proprio coerenti, questa è la storia giusta per voi. Se invece già sapete che siete dei tipi puntigliosi, che al primo no-sense vi viene voglia di gettare il libro dalla finestra, non credo sia adatto per voi.

"Una cosa la so. La vita va avanti. Lo ha fatto dopo che mamma è morta, e lo ha fatto dopo che è morto papà. E, sicuro come l'inferno, andrà avanti anche adesso. Non lascerò che mi rovini per sempre. Avrò il mio bel periodo di crisi, ma poi mi tirerò su, rimetterò insieme i pezzi e andrò oltre. Un'altra cosa da aggiungere alla lista delle fottute lezioni di vita di Sheridan."

VOTO

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