Beautiful mistake: Amarti è un meraviglioso errore - Recensione

Buongiorno lettori. Oggi vi parlo di Beautiful mistake: Amarti è un meraviglioso errore di Vi Keeland. Nell'ultimo mese sono usciti due suoi libri, più uno in collaborazione con la Ward, e noi siamo molto felici per questo.  

Titolo: Beautiful Mistake: Amarti è un meraviglioso errore
Titolo originale: Beautiful Mistake
Autore: Vi Keeland
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: cartaceo  8.41
        eBook  6.99
Pagine: 312


TRAMA
Quando Rachel incontra per caso, nel pub dove la sera lavora come cameriera, l'uomo che ha ammaliato la sua migliore amica senza confessarle di essere sposato, lei proprio non riesce a nascondere il suo disappunto. E così, quando lui, sentendosi osservato, le si avvicina, Rachel gli riversa addosso chiaramente quello che pensa di tutti gli uomini del suo genere: bugiardi, imbroglioni ed egocentrici. Peccato che ci sia stato un errore, e l'affascinante uomo in questione non sia quello giusto. Rachel vorrebbe scomparire. Per fortuna, le probabilità di rivederlo sono pressoché nulle. In teoria. Perché, quando il mattino dopo Rachel arriva in università per affrontare la sua prima lezione come assistente del professor Caine West, beh, lui altri non è che la vittima della sua scenata. Il primo sguardo tra i due, nell'aula gremita di studenti, è come una scarica elettrica. E, nonostante tutto, il professor West si ritroverà presto a infrangere tutte le regole del campus per lei.


RECENSIONE
"Lo capii nell’istante in cui mi riconobbe. Vidi tutto svolgersi come al rallentatore. Un sorriso svogliato si allargò sul suo viso attraente. Ma non era un sorriso bonario. Mi ricordava più un cane che avesse messo all’angolo un gattino con tutta l’intenzione di divertirsi. «Non accadrà più. Sono Rachel Martin, professore. La sua assistente.»"
Onestamente, dalla trama, mi aspettavo un libro diverso, e forse è stato per questo che non mi ha totalmente convinto.
Rachel ha 25 anni e per potersi permettere il conservatorio ( in realtà credo che sia un errore di interpretazione, perché le lezioni a cui partecipa sono più simili ad una nostra università, anche se hanno come argomento l'ambito musicale, quindi penso che non si possa definire conservatorio nel modo in cui lo concepiamo in Italia, anche perché Rachel non suona nessuno strumento), si ritrova a dover fare l'assistente di un professore, oltre a lavorare in un pub. È proprio alla fine di un turno di lavoro che incontra Caine West, e non lo tratta proprio benissimo. Avendolo scambiato per l'uomo che ha tradito la fiducia della sua migliore amica, appena se lo ritrova davanti che prova a fare il carino con lei, sfrutta l'occasione per insultarlo, e quando si rende conto di aver sbagliato persona non trova il coraggio di scusarsi. Questo fino a quando la mattina dopo non se lo ritrova in classe, proprio al posto del professore a cui dovrà fare da assistente. E allora le scuse sono d'obbligo e non solo per la sera prima ma anche perché è arrivata a lezione in ritardo, ed è risaputo all'interno dell'università che il professor West non tollera il ritardo. 
La vicinanza dovuta alle varie occasioni in cui sono costretti ad incontrarsi non fa altro che aumentare l'attrazione che fra loro c'è sempre stata, sin dal primo incontro. Conoscendosi, poi, capiscono che la loro relazione può diventare qualcosa di molto serio. Si capiscono, riescono a ridere insieme, e il loro rapporto all'interno dell'università non sembra risentirne. Se il loro rapporto professionale non è un problema, forse il loro passato lo è. Entrambi nascondono qualcosa, ma non è solo il bagaglio personale che devono riuscire a condividere, perché, forse, quell'incontro nel pub non è stata la prima volta che si incontravano.

«Mi pare… giusto.»
Mi guardò negli occhi. «Lo è. Per quanto mi sia opposto, ed è contro ogni regola sul lavoro, è tantissimo tempo che una cosa non mi sembrava così giusta. Forse non riuscivo a farti andare via dalla mia testa perché è qui che devi stare.»
Sicuramente da questo libro mi aspettavo qualcosa di più leggero, e invece non è questo l'aggettivo con cui lo descriverei. Rachel è un personaggio molto forte. Nonostante la vita che ha vissuto, che non è stata per niente facile, è riuscita a costruirsi una vita e ha seguito il suo sogno. La musicoterapia mi ha sempre incuriosito come argomento, e dopo aver letto qualcosa in questo libro sono ancora più curiosa di saperne di più. Pur dovendo fare due lavori, e avendo dei turni abbastanza stancanti, mantiene sempre un'energia che è contagiosa. 
Caine è invece più difficile da classificare. Forse uno dei problemi è che i capitoli narrati dal suo punto di vista sono ambientati nel passato, tranne nella parte finale, e legati solo a un avvenimento della sua vita, e quindi è difficile capire cosa gli passi nella mente almeno per i tre quarti del libro. Anche lui nel suo passato ha una buona dose di drammi e sofferenze, ma credo che nel suo caso non si possa dire che li abbia superati. Continua a portarsi sulle spalle un gran senso di colpa, e questo non gli permette di vivere appieno. Grazie alla conoscenza di Rachel e dopo averle rivelato una parte dei suoi segreti inizia a liberarsi dal peso che si porta addosso, ma anche le decisioni che prende quando arriva il momento della resa dei conti, non è esattamente coraggioso. Preferisce allontanare quello che ha capito essere l'amore della sua vita per non farla soffrire, ma credo che sia più perché non trova il coraggio di affrontare quello che ritiene uno sbaglio.
La parte che mi è piaciuta meno è sicuramente l'inizio della loro relazione, perché al contrario l'inizio del libro mi era piaciuto molto. Il fatto che Caine cerchi di allontanarla a causa della loro posizione all'interno dell'università, ma nello stesso tempo le dice che è attratto da lei, mi ha dato sui nervi. Una volta superata questa battaglia interiore, però, devo essere sincera il libro procede veloce, anzi sarete curiosi di conoscere quale sia il motivo per cui Caine non si lascia avvicinare da nessuno.
Sicuramente il motivo per cui sono rimasta un po' delusa erano le mie aspettative, infatti credo che più avanti lo rileggerò, magari in una fredda notte d'inverno, perché ha sicuramente tutti gli aspetti per essere considerato un bel libro. E quando sono arrivata alla fine un po' mi è dispiaciuto dover lasciare Rachel e Caine. Ho chiuso il libro con un sorriso sulle labbra, uno di quei sorrisi che nascono spontanei quando sei in giro e vedi una coppia di ragazzi che si guardano come se al mondo non ci sia nient'altro a parte loro. 
«Ti è mai capitato di ascoltare una canzone per la prima volta, non conosci le parole ma la musica ti è familiare?» «Certo. Come All Summer Long di Kid Rock, dove usa parti di Sweet Home Alabama e Werewolves of London?» «No, una canzone originale che senti per la prima volta ma conosci lo stesso la musica?»
Mi girai a guardarlo. «Immagino di sì. Voglio dire, tutte le canzoni hanno delle somiglianze. Un giro, un accordo, un riff, un registro o un timbro comune. Sembra che il nostro cervello archivi tutto, così sentiamo qualcosa e abbiamo quella sensazione familiare, che però non riusciamo a capire da dove
provenga. Perché?»
«Tu sei quella canzone. Non conosco nessuna delle parole, però la melodia è dannatamente familiare.»"

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