Principe azzurro per un giorno - Recensione

Buon giovedì! Grazie al cielo il caldo sembra essere finito e ora siamo in Autunno (la mia stagione preferita *_*). Oggi vi parlo del romanzo di Kasie West,che avevo iniziato un po' titubante e invece è stata una bella sorpresa.
Titolo: Principe azzurro per un giorno
Titolo originale: The Fill-In Boyfriend
Autore: Kasie West
Editore: Mondadori
Prezzo: € 17.00
Pagine: 276



TRAMA
La sera del ballo di fine anno, quando sta per entrare con il suo ragazzo e presentarlo finalmente ai suoi amici, Mia litiga con Bradley, che se ne va e la lascia sola nel parcheggio. La serata, però, è troppo importante per lei: è candidata a essere eletta reginetta della scuola, ma soprattutto deve dimostrare a tutti che Bradley esiste veramente. La sua amica Jules, infatti, la accusa di essere una bugiarda e di aver mentito sulla sua storia. Così Mia chiede a un ragazzo fermo in auto nel parcheggio di farle da cavaliere per la serata, fingendosi Bradley. L'esito di quella scelta avrà risvolti imprevedibili per Mia, che dovrà districarsi tra bugie e finti appuntamenti in un viaggio alla scoperta dell'amore e di se stessa.


RECENSIONE

"Sono Mia Montgomery. Diciassette anni. Ultimo anno qui, al fantastico liceo Freemont. Sono nel consiglio degli studenti e di solito non devo supplicare nessuno per avere un appuntamento. E, a proposito, non l'avevo mai fatto prima di oggi."
Mia è all'ultimo anno di liceo e ha una vita perfetta: un fidanzato bellissimo che va al college, tante amiche che le vogliono bene, un'ottima media a scuola, una famiglia unita e affettuosa. O almeno così crede, fino a quando tutto il suo mondo viene capovolto, e a dare origine al suo cambiamento è il ballo di fine anno, o più precisamente l'abbandono da parte del suo fidanzato. Il suo fidanzato, Bradley, va al college e quindi abita a qualche ora di macchina da Mia, quando si vedono preferisce restare solo con lei, quindi le amiche di Mia non lo hanno mai visto. Fra le "amiche" troviamo anche Jules, l'ultima arrivata, che vuole prendere il posto di Mia e fa di tutto per metterla in difficoltà, pure insinuare che Bradley non esista. Così quando Bradley la lascia fuori dal ballo, e secondo me fa pure bene, lei deve trovare una soluzione, e siccome a mali estremi estremi rimedi, chiede ad un ragazzo che sta aspettando sua sorella di accompagnarla e di fare finta di essere Bradley. La recitazione è perfetta, ma il giorno dopo Mia è curiosa di sapere di più su di lui. A scuola scopre che la sorella, Bec, frequenta il suo stesso corso di scienze politiche, e lei non l'aveva mai notata, e non le sta molto simpatica. Continua a cercarlo, senza successo, fino a quando Bec non le chiede di ricambiare il favore: dovrà partecipare alla festa del diploma dell'ex del finto-Bradley. Lei ovviamente accetta e così inizia una stana amicizia fra i tre, che farà capire a Mia come la sua felicità sia solo superficiale: la sua famiglia perfetta in realtà fa finta che i problemi non esistano; suo fratello, che è al college, critica la sua vita e le sue scelte davanti all'intera università; le sue amiche sono divise fra lei e Jules e quando scopriranno che ha mentito loro si allontaneranno completamente. Le uniche persone che le staranno vicino e la capiranno fino in fondo, comprendendo le sue scelte "rivoluzionarie" saranno Hayden, che è il finto-Bradley, Bec e la loro madre. E quando Bradley la ricercherà, capirà che non è più lui il ragazzo perfetto, perché forse la Perfezione neanche esiste.
"Non fa parte dell'essere adolescenti? Scoprire chi siamo, intendo? Chi vogliamo essere?"                                                     "Lo spero, altrimenti sono proprio indietro."
Ero indecisa su questo libro, molto indecisa. La copertina, sia quella italiana che quella originale, mi faceva pensare a un libro un po' troppo futile, però la trama mi incuriosiva e alla fine mi sono buttata. Sono contenta di averlo fatto. Mi ha ricordato sin dall'inizio "Ascolta il tuo cuore" di Sarah Dessen. In realtà in comune i due libri hanno molto poco, soltanto l'illusione di una famiglia e di una vita perfetta, ma il richiamo è stato immediato. "Principe azzurro per un giorno" è però molto più leggero rispetto al libro della Dessen, e non perché i problemi vengono trattati con superficialità ma perché la West è stata bravissima a dare un pizzico di brio all'intero libro. Oltre alla copertina che mi attirava molto poco, avevo letto alcune frasi iniziali e Mia mi stava proprio antipatica. Quando inizi questo libro, penso che sia inevitabile provare avversione verso la protagonista perché è una di quelle ragazze che penso ognuno di noi ha incontrato nella propria vita: quelle ragazze sempre belle, allegre, simpatiche, popolari ecc.., che a volte danno sui nervi. Soprattutto se insieme alle proprie amiche sono perfide. Ecco. Mia è così. Quello a cui però non facciamo caso è che a volte sono solo ragazze con una maschera, e quando si tolgono la maschera diventano comuni mortali, con tanto di problemi a carico. Dopo che Mia si allontana dalle proprie amiche e si lega a Bec, conosciamo una persona completamente diversa, che è proprio simpatica, anche se comunque continuo a non approvare le sue scelte, ma è normale che alla sua età si commettano errori.
Hayden invece mi è piaciuto molto. Anche lui si ritrova con amici che lo tradiscono e con cui non si diverte più; ha già perso il suo migliore amico a causa di una ragazza e quando deve nuovamente scegliere cerca di fare la cosa che gli pare più giusta, anche se poi non lo è. 
Bec invece è proprio magnifica. Dobbiamo dire grazie a lei se Hayden e Mia continueranno a vedersi, e anche se verrà più volte ripresa bonariamente dalla  madre, che è un po' psicologa, perché ha comportamenti a volte infantili, riuscirà a far riappacificare i due ragazzi.
Il personaggio che sicuramente io eliminerei, anche fisicamente, è Drew, il fratello di Mia. Vorrebbe provare a raccontare in un cortometraggio come i ragazzi di oggi siano dipendenti dai social network, e questo ci può stare, ma lo fa facendo passare per stupida sua sorella. E quando lei gli dice che si sente ferita, lui non le chiede neanche scusa (Grr, che rabbia!). Alla fine anche lui sembra redimersi ma a me sta comunque antipatico.
Comunque, scusate il mio sfogo ma mi ha dato moltooo fastidio. È sicuramente un libro da leggere, perché ci fa riflettere senza metterci addosso troppa angoscia.
"Le cose erano cambiate. Ma non faceva male come pensavo. Non meritavo di essere notata più di chiunque altro, soprattutto perché io stessa mi soffermavo raramente a dare attenzione agli altri. Stavo ancora lavorando sull'essere migliore"
IL MIO VOTO

Voi l'avete letto? Cosa ne pensate?



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