Lust - Recensione

Buona domenica, lettori! Se ve lo state chiedendo, non ho ancora finito di leggere il libro che sto leggendo in inglese, però, in mia difesa posso dire che sono andata un po' avanti, e spero di finirlo nei prossimi giorni. Oggi invece vi parlo di Lust, un racconto di Nicola Marrano, che sono riuscita a leggere negli ultimi giorni.
Titolo: Lust
Autore: Nicola Marrano
Editore: Independently publisher
Prezzo: cartaceo  4.16
         eBook  0.49
Pagine: 48


TRAMA
Solo Dio sa cosa sia il Lust. Non è un pub, non è un night… non è niente di visto prima. Sedetevi dove vi pare… bevete pure quello che preferite, innamoratevi di chi vi fa vibrare il cuore… e vedrete che tornerete… oh, sì che tornerete!


RECENSIONE
"Non è un romanzo, non è un racconto, non so neanche io cosa sia realmente. È un qualcosa da leggere, più che da scrivere. Da leggere ad alta voce, quasi recitare. Non è un romanzo, non è un racconto, ma è sicuramente una storia."
Non so come iniziare a parlarvi di questa storia, perché, come dice lo stesso autore, è difficile da catalogare anche in un genere. Non è un romanzo, è troppo breve. Ma non è un racconto, perché quando si arriva alla fine non si ha l'impressione di aver letto qualcosa di breve. E', molto semplicemente, una storia. Quando si apre la prima pagina ci si trova spaesati. Siamo già all'interno del Lust, e ci vengono presentati i personaggi, che poi ci accompagneranno per tuta la storia. Il Lust, quindi. Anche per questo, è difficile dargli un nome. Non è un semplice bar, e neppure un pub. È un locale nella periferia di Londra, in cui tutte le sere ci sono gli stessi clienti, che ordinano gli stessi drink, si siedono agli stessi posti per ascoltare la stessa musica e guardare lo stesso spettacolo. Eppure, dopo esserci entrati la prima volta, non si ritorna più indietro, si è destinati a tornarci. È quello che succede al protagonista della vicenda, conosciuto come Richard. Un italiano, che dopo essere andato in guerra e aver perso tutto ha deciso di trasferirsi e cambiare vita, andando a Londra e lavorando come barista. Anche lui sarà stregato dall'atmosfera del Lust. E continuando ad andarci, sera dopo sera, per lui sarà come trovare un' altra famiglia, tanto che, quando il Lust avrà problemi, farà di tutto per risolverli, venendo a conoscenza di segreti che non si sarebbe mai aspettato di conoscere.
"Sai quando un musicista diventa un artista? Quando, ascoltandolo, non t’importa un cazzo di chi sta suonando e cosa sta suonando e da quanto tempo lo sta facendo e per quanto tempo lo farà ancora… speri solo che non finisca mai più."
Onestamente non sapevo proprio cosa aspettarmi quando ho iniziato a leggere Lust e, come ho detto sopra, l'inizio è proprio un botto, soprattutto se come me avete problemi a ricordarvi i nomi dei personaggi se non avete le loro descrizioni. Però tranquilli, perché imparerete a conoscerli quasi subito. Già nel primo capitolo ci vengono presentati più o meno tutti, con le loro caratteristiche e il perché fanno parte del libro e della storia del Lust. 
La storia è raccontata in prima persona dal nostro protagonista, Richard, che conduce una vita solitaria e monotona, fino a quando non viene a conoscenza di questo locale, che poi diventerà parte integrante della sua quotidianità. Il racconto non è lineare, incomincia in medias res, per poi fare avanti e indietro, nel senso che, attraverso vari flashback, ci vengono raccontati alcuni eventi passati, inframmezzati dal procedere dalla vicenda. 
Quello che mi ha colpito di più è come l'autore sia riuscito non solo a raccontare, ma proprio a far provare un attaccamento verso questi personaggi in così poche pagine. Infatti in meno di 50 pagine non solo leggi una storia (che comunque è una storia intrigante e scritta bene) ma crei un'affinità verso questi personaggi, e quando chiudi l'ultima pagina non ti sembra vero che sia durato tutto così poco. Sembra quasi di aver letto un libro con molte più pagine. 
Questo è l'esempio di come non sia importante quanto ma come si scrive. Quando si ha talento si riesce a concentrare tutto ciò che si deve dire in poche parole, e lo si fa anche suscitando emozioni all'interno del lettore.
Lo consiglio vivamente a chiunque abbia voglia di leggere. Non potete nascondervi dietro la scusa della mancanza di tempo perché ce ne vuole veramente poco (io l'ho letto quasi tutto nel viaggio in autobus) e neanche potete dire che non è il vostro genere, perché un genere vero e proprio non ce l'ha. Quindi, buona lettura!
"– Cos’è il Lust, signore? – gli chiesi incuriosito.
– Solo Dio sa cosa sia il Lust. Non è un pub, non è un night…
non è niente di visto prima. Ci suona una band di primo livello, ci ballano delle ballerine di primo livello, e preparano un Old Fashioned di primo livello… eppure è un posto davvero pessimo. Un posto dimenticato da Dio. Da visitare, una volta nella vita."

Voto 


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