Patto con il diavolo - Recensione

Buongiorno lettori. Scusate l'assenza degli ultimi giorni ma sono stata colpita dall'influenza. Anche a voi è toccata? Io ogni anno nelle vacanze invernali prendo qualche virus vario. Comunque, lasciando stare le mie disgrazie personali, oggi vi parlo di Patto con il diavolo di Lorraine Heath, il primo volume della serie "I libertini di St. James's", di cui avevo letto i primi tre volumi l'anno scorso. Poi, non so per quale strano motivo, avevo interrotto la lettura. Quando ho visto l'uscita dell'ultimo volume di una miniserie collegata (ve ne parlerò fra qualche giorno) mi mancavano alcuni passaggi, e così ho scoperto l'esistenza di altri volumi. Per completezza ho voluto rileggere dall'inizio e quindi ecco cosa penso del primo volume.
Titolo: Patto con il diavolo
Titolo originale: In Bed with the Devil
Serie: I libertini di st. James's vol. 1
Autore: Lorraine Heath
Editore: HarperCollins
Prezzo: eBook  5.99
Pagine: 279


TRAMA
Inghilterra, 1851 - Cresciuto nei bassifondi di Londra e considerato da tutti un assassino, Lucian Langdon si è guadagnato il sinistro soprannome di Conte Diavolo, e qualunque giovane rispettabile che accettasse di farsi vedere con lui rischierebbe ben più che la propria reputazione. Lady Catherine Mabry, però, è convinta di non avere scelta, e per proteggere coloro che ama è disposta persino a stringere un patto con il demonio. Così, pur sapendo che ciò che gli chiede in cambio è pericoloso e a dir poco discutibile, si offre di aiutare il famigerato conte a ottenere ciò che più desidera: la rispettabilità per sé e per la donna che intende sposare. Ma quando si ritrovano a lottare insieme per salvarsi la vita, Catherine scopre di avere accanto un uomo capace di grandi passioni, completamente diverso dall'individuo cinico e spietato con cui credeva di avere a che fare. E inizia a desiderare che l'attrazione fisica che entrambi provano possa trasformarsi in qualcosa di più profondo e duraturo.



RECENSIONE
"Nessuno l'avrebbe vista avvicinarsi all'ingresso, nessuno avrebbe saputo di quella scandalosa visita notturna. La sua reputazione sarebbe rimasta intatta. Eppure, Catherine esitava ancora. Una volta imboccato quel sentiero, non avrebbe più potuto tornare indietro. Non le pareva, tuttavia, di avere altre scelte."
Il luogo in cui si cresce lascia inevitabilmente dei segni sulla persona. Questo è il caso di Lucian Langdon, quinto Conte di Claybourne. Cresciuto nella parte più povera e misera di Londra, è stato salvato dalla morte certa per l'accusa di assassinio del nonno, o presunto tale. Il suo vero nome è Luke, e non ricorda nulla del periodo che precede la sua vita in strada, come monello di Feagan. Dopo aver realmente ucciso un uomo ed essere stato catturato, viene però riconosciuto dal Conte di Claybourne come il nipote scomparso quando aveva cinque anni. Luke coglie l'occasione e finge di ricordare tutto quello che il vecchio gli chiede ed è così che Luke diventa Lucian, conte di Claybourne. Tuttavia, anche dopo essere stato riconosciuto dal nonno, la società non lo accetta, perché continua a sospettare che non sia davvero lui il vero nipote, e Lucas non fa niente per smentire le supposizioni dei nobili. E' il primo a non crederci.
Proprio a causa della sua fama, Catherine decide che è la persona giusta a cui chiedere aiuto per proteggere le persone care. Catherine si trova in una situazione piuttosto particolare, per essere una nobildonna. Pur avendo superato da qualche anno l'età in cui è possibile sposarsi, non ha nessuna voglia di trovarsi un marito. È sempre stata abbastanza testarda e con un carattere forte. Dopo un litigio col padre, il fratello è partito, e così quando il padre si ammala, Catherine si ritrova con un'indipendenza mai sperata prima. Ma si ritrova anche sola, e senza nessuno a cui chiedere aiuto. E allora si rivolge al Conte Diavolo, convinta che lui possa aiutarla, visto che ha già ucciso. Quello che lei non si aspetta è che lui rifiuti. Fino a quando Luke non si rende conto che forse possono stringere un patto. Lui uccide per lei la persona che ha messo in pericolo le persone che le sono care e lei, in cambio dovrà insegnare a Frannie, la ragazza che Luke ama e a cui vuole chiedere di sposarlo, le regole per muoversi in società, in modo che una volta diventata contessa, lei non si senta inferiore. Quello che però entrambi non si aspettano è che la vicinanza e la conoscenza li porterà sempre più vicini, e non solo come amici, e che inizieranno a provare l'uno per l'altra un'attrazione irresistibile, e non solo a livello fisico.

"Dannazione! Cosa c'era in quella giovane da indurlo a confessare ciò che non aveva mai ammesso con nessuno? Cosa, in lei, lo spingeva a vergognarsi del suo passato? Perché aveva voglia di scuoterla da capo a piedi? Come mai si voleva mostrare malvagio come lei lo credeva?"
Tutti conosciamo la storia di Oliver Twist, il bambino inglese che per vivere è costretto a rubare. Non ho letto la storia di Dickens e non ho visto neppure il film. L'ho studiato in letteratura inglese al liceo, e se non mi sbaglio ho visto il film con i sottotitoli in inglese. Io però sono negata nelle lingue, e quindi diciamo che non mi resta molto di quelle lezioni. Tuttavia conosco la storia di Oliver, non so esattamente come ne sono venuta a conoscenza ma così è. Questo libro ci porta in quel mondo, dove i bimbi sono costretti a rubare per portare qualche spicciolo al capobanda, in modo da mangiare. E se vengono presi vengono puniti come se fossero adulti. Mi ha colpito il ragionamento che fa Luke, ovvero che i bimbi non riconoscono il bene dal male, se non viene insegnato loro. Per i bambini è tutto un gioco, e se li scoprono devono scappare. Ma se loro non capiscono di sbagliare, allora perché vengono puniti come se lo comprendessero? 
Luke è cresciuto nei bassi fondi, ha imparato a proteggersi e a rubare. E si è salvato con l'inganno. Lui non pensa di essere il vero Conte, tuttavia la scelta era fra mentire o morire, e lui ha preso la più semplice. Tuttavia è costretto a pagare, tutti i giorni, ma soprattutto le notti, per i suoi crimini. Per questo si dedica a tutti i vizi possibili, alla ricerca dell'oblio. Quando Catherine gli chiede di uccidere per lei, non immagina neanche quello che sta domandando: rinunciare all'ultimo frammento di anima che gli rimane. 
Dopo aver stretto il patto saranno costretti a passare parecchio tempo insieme, ed è così che Luke si rende conte di aver sbagliato parecchie cose nella sua vita. Si rende conto che i pregiudizi che ha sempre avuto nei confronti della nobiltà non sono tutti fondati, perché non tutti sono degli egoisti fannulloni e futili. E si rende conto che forse una vita alla ricerca dell'oblio non è la soluzione giusta ai suoi problemi. 
Catherine è invece una donna forte, che pur non avendo avuto mai problemi nella sua esistenza, conosce le brutture che la vita può riservare. Si prende cura della casa, da quando il padre si è ammalato e non riesce più nemmeno a parlare, e non si ferma davanti a nulla quando vede le persone a cui tiene ferite. Inizialmente prova soggezione davanti al Conte Diavolo, tuttavia, quando lo conosce meglio, non esita ad ammettere di essersi sbagliata, tanto da chiedergli di rinunciare alla sua parte del piano, perché non è capace di privarlo dell'ultima parte di anima che gli rimane. Inoltre, è capace di rinnegare l'amore che prova verso Luke, quando finalmente si accorgerà di essersi innamorata, affinché lui possa sposare la donna che crede di amare.
In questo primo volume veniamo introdotti in due mondi diversi, da un lato abbiamo la nobiltà, con i loro balli e ricevimenti, e dall'altro veniamo a conoscenza della vita delle masse, dei poveri. Pur essendo divisi, questi due mondi vengono continuamente messi in relazione.
I temi affrontati sono tanti, e difficili. Incontreremo la violenza sulle donne, la pedofilia, il maltrattamento minorile. Vedremo come anche coloro che riescono ad uscire da quel mondo povero e corrotto, non ne verranno mai fuori veramente, e non solo per le cicatrici esterne, ma anche per il modo di pensare, per la prudenza e l'essere diffidenti, che non li abbandona mai. La scrittrice riesce a mettere tutti i tasselli al posto giusto, senza lasciare niente al caso, e dando ad ognuno il proprio spazio. La storia d'amore è il filo conduttore di tutta la vicenda, ma gli altri temi sono complementari. 
Faremo la conoscenza degli altri bambini di Feagan, che avranno un volume dedicato a ciascuno di loro, e noteremo quanto nella vita conti la fortuna. Senza il nonno di Luke, che gli ha concesso un istruzione, questi bambini, se fossero riusciti a sopravvivere, avrebbero educato a loro volta delle bande di ladruncoli e invece adesso sono tutti delle persone rispettabili.   
Se avete voglia di farvi due domande sulle questioni esistenziali, questo è il libro giusto, perché dà tanti spunti per riflettere, senza però rattristare troppo.
"Al mio passaggio, le signore abbassavano gli occhi, i gentiluomini guardavano altrove. Alcuni arretravano come temendo di venire contaminati dalla mia presenza.
E poi notai lei.
Lei.
Splendida, elegante e ardita, non solo ricambiava il mio sguardo, ma lo sosteneva come se fosse stata affascinata da me quanto io da lei. Per un breve istante fui tentato di chiederle l'onore di un ballo, tuttavia sapevo che questo avrebbe macchiato la sua reputazione. Quella sera, per la prima volta in vita mia, compresi i sacrifici necessari per essere un vero gentiluomo.
Con rammarico, le volsi le spalle. La meraviglia di stringerla tra le braccia rimase un mistero che, nel corso degli anni, mi avrebbe ossessionato."

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