Imperdonabile inganno - Recensione

Buongiorno lettori. Mi scuso per l'assenza di ieri, ma in questa settimana non ho letto quasi nulla e quindi sarebbe stato pure un po' inutile fare la solita rubrica. Oggi vi parlo del secondo volume della miniserie 'Scandali a St. James's'. Si tratta di Imperdonabile inganno, in cui il protagonista è Drake, il bambino che avevamo conosciuto, come ladruncolo, in Tra le braccia di un duca, terzo volume della serie precedente. 
Titolo: Imperdonabile inganno
Titolo originale: Once More, My Darling Rogue
Serie: miniserie Scandali a St. James's vol.2
Autore: Lorraine Heath
Editore: HarperCollins
Prezzo: cartaceo € 6.88
          eBook  2.99
Pagine: 318

TRAMA
Londra, 1874 - Drake Darling è un orfano che viene dalla strada, figlio di un delinquente giustiziato sulla forca. Benché dalla morte dei genitori sia stato cresciuto con affetto dai Duchi di Greystone, anche ora che è divenuto un uomo e ha dimostrato il suo valore dirigendo egregiamente una casa da gioco, sa di non appartenere alla buona società e non dimentica le sue umili origini. Soprattutto perché persone altezzose come Lady Ophelia Lyttleton, cara amica della sorella adottiva, non perdono occasione per rinfacciargliele. Quando però Drake salva la giovane dal Tamigi e approfitta della sua temporanea amnesia per farle credere di essere la propria domestica, scopre che al di là della maschera di arroganza c'è una donna vulnerabile e meravigliosa, di cui è facile innamorarsi. Ma cosa accadrà quando lei recupererà la memoria e scoprirà il suo imperdonabile inganno?


RECENSIONE
"A volte, anche adesso che era adulto, sentiva ancora emergere la collera, però aveva imparato a dominarla. Soprattutto in quel luogo, con i nobili pieni di soldi che scialacquavano capitali girando una carta o lanciando un dado. Drake sapeva chi erano. Lord, secondogeniti, terzogeniti. Ne conosceva le ricchezze, il prestigio, le abitudini, le debolezze. Era in grado di prevedere chi si sarebbe allontanato con le tasche vuote e avrebbe cercato un'ereditiera per riprendere a giocare. Duchi, marchesi, conti e visconti. Tra quei muri il rango non contava. Erano tutti uguali."
Ed eccoci al secondo volume, in cui il protagonista è Drake Darling. Ex bambino di strada, dopo la morte di sua madre, uccisa, e del padre, assassino e ladro che è stato giustiziato, è cresciuto con i duchi di Greyston, che gli hanno permesso di vivere una vita agiata. Ormai adulto, è diventato il direttore della casa da gioco di Jack Dodger, e la dirige in maniera perfetta, dando tutto se stesso per dimostrare, agli altri ma anche a se stesso, di essere capace di fare qualcosa nel modo giusto. Tuttavia, pur essendo circondato da nobili e lord, ed essendoci cresciuto in mezzo, con migliori amici che sono ricchi lord, lui non fa parte della nobiltà. E se non gli è chiara la sua estraneità, ci sarà sempre qualcuno pronto a ricordarglielo, come Lady Ophelia Lyttleton, migliore amica della sorellastra di Drake. Ma Drake non è l'unico a non trovarsi a suo agio nella propria pelle. Pure Lady Ophelia nasconde un segreto, che non può essere rivelato. Quando però, dopo anni di screzi e insulti da parte della bella nobildonna, Drake la ritrova sulle sponde del Tamigi in fin di vita, non crede ai propri occhi, soprattutto quando scopre che Lady Ophelia non ricorda più nulla della propria vita. Come non approfittarne? Allora le fa credere di essere una domestica. Solo che, quello che doveva essere uno scherzo di pochi giorni, si trasforma in qualcosa di più. Drake si abitua a tornare a casa e trovarla lì a cercare di ricordare qualcosa e, conoscendola meglio, si rende conto che la vera Phee non è poi così male come persona. Tra segreti e inganni, toccherà a Drake scoprire cosa le è accaduto, e non solo per averla portata quasi in fin di vita sulle rive del fiume, ma anche a farla diventare così tanto cattiva e snob come lui la conosceva. E forse la vera domanda a cui dovrà trovare una risposta è se la vera persona verso cui sta iniziando a provare dei sentimenti sia Lady Ophelia o Phee.
"Ophelia continuava a tremare. Le lacrime le inondavano il viso e gocce di sudore le imperlavano il collo. Stava di sicuro scomoda in quel lettuccio. Come gli era venuto in mente che sarebbe stato spassoso costringerla a dormire sulla branda, quando c'era uno splendido letto libero per quasi l'intera
notte? Ogni idea di rivalsa svanì. Drake voleva solo che lei si sentisse al sicuro."
Finalmente è ritornata la Heath che conoscevamo. Dopo il primo volume che non convinceva, questo è quello che invece mi aspetto dai suoi libri. 
Drake è un uomo che ha conosciuto abbastanza dolore nella vita, e non dimentica da dove è venuto, perché è convinto di non potersi permettere di essere se stesso, a causa delle proprie origini. Anche per questo non ha nessuna intenzione di sposarsi e crearsi una famiglia, per paura che i geni di suo padre possano duplicarsi. Phee invece è una donna fortissima. Dopo aver avuto un'infanzia segnata da un'educazione severa, che l'ha convinta di essere sempre un passo avanti agli altri, ha avuto un'adolescenza che invece le ha lasciato delle ferite. Il motivo per cui disprezza Drake non ha niente a che vedere con la propria classe sociale. Verso quest'uomo così bello prova un'attrazione che non si può permettere e fa di tutto per allontanarlo, anche farsi odiare. 
Inizialmente non si capisce il perché del comportamento di Phee, che avevamo conosciuto nel volume precedente come una delle migliori amiche di Grace, e che sembrava una ragazza dolce e pronta a tutto pur di aiutare l'amica. Man mano che il libro va avanti, però, capiamo che il suo è solo un modo per proteggersi. Quando perde la memoria e deve ricominciare da zero, nella sua mente sono ben saldi alcuni principi, come non farsi mai vedere piangere, non fermarsi davanti a nulla, che ci fanno solo intravedere come sia stata la sua vita precedente. E quando finalmente ricorda e rivela il suo passato non possiamo che provare dolore per quello che ha dovuto sopportare, ma ispira anche tanta tenerezza per il modo in cui è riuscita a non andare in mille pezzi.
Phee è entrata a far parte delle mie protagoniste preferite, per la sua forza e la sua resistenza. Drake è invece uno di quei protagonisti a cui è difficile trovare un difetto. Oltre ad essere un bell'uomo, cerca di fare l'essere insensibile, ma appena vede le lacrime e il dolore di Phee non resiste dal consolarla e aiutarla a stare meglio, anche se cerca di autoconvincersi che lo fa solo per punirla per il suo precedente comportamento. 
Avrete capito che il libro mi è piaciuto, e pure molto. Quindi se vi piace il genere leggetelo, perché  è uno di quei romanzi che lasciano qualcosa dentro.
"Un tempo ero convinto di essere vincolato alle mie sordide origini e che niente al mondo me ne potesse affrancare.
Sottovalutavo il potere dell'amore.
L'amore di una madre per un bimbo che non aveva dato alla luce. Quello di un padre per un figlio non suo. Quello dei fratelli per un ragazzo che non aveva il loro sangue nelle vene. Quello di una sorella per un orfano adottato dai genitori.
L'amore di una moglie per il marito da lei scelto. Di una donna per un uomo pronto ad apprezzare la sua forza come la sua debolezza. L'amore di Phee, il centro dei miei ricordi più preziosi, il cuore della mia esistenza. Il vero drago che ha ucciso i miei demoni, così come io ho sgominato i suoi."

Voto 




SERIE "LIBERTINI DI ST. JAMES'S"
MINISERIE "SCANDALI A ST. JAMES'S"

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